Giovanni Coccoluto e lo Snipe

[caption id="attachment_4702" align="alignnone" width=""]Giovanni Coccoluto[/caption]Giovanni Coccoluto è uno dei velisti più promettenti. Poco prima del Mondiale Juniores Snipe , aveva concluso al terzo posto il Mondiale Isaf in Croazia ed al primo il Mondiale ed Europeo Laser Radial a La Rochelle. Stesso risultato del 2010, dove Giovanni aveva vinto il Mondiale Radial in Scozia e si era classificato sempre al terzo posto al Mondiale Isaf in Turchia. Salito in Snipe per la prima volta a Rungsted, con Nicola Gerin, ha chiuso, dopo essere stato in lotta per il titolo iridato, con un - comunque ottimo - quarto posto. Rientrato in Italia ha vinto l'Italiano Laser Radial.

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Giovanni Coccoluto

Giovanni Coccoluto è uno dei velisti più promettenti. Poco prima del Mondiale Juniores Snipe , aveva concluso al terzo posto il Mondiale Isaf in Croazia ed al primo il Mondiale ed Europeo Laser Radial a La Rochelle. Stesso risultato del 2010, dove Giovanni aveva vinto il Mondiale Radial in Scozia e si era classificato sempre al terzo posto al Mondiale Isaf in Turchia. Salito in Snipe per la prima volta a Rungsted, con Nicola Gerin, ha chiuso, dopo essere stato in lotta per il titolo iridato, con un – comunque ottimo – quarto posto. Rientrato in Italia ha vinto l’Italiano Laser Radial.

 

Quando a fine stagione 2010 mi è arrivata la proposta di provare lo Snipe in occasione del Campionato Mondiale Juniores, beh, ho risposto di si! Ero molto contento di provare una deriva nuova ma allo stesso tempo ero scettico.
“Perchè provare proprio una barca come lo Snipe?” Era questa la domanda che mi continuavo a ripetere.
Nel momento in cui ho iniziato a navigare su questa deriva tutto lo scetticismo è scomparso ed è stato rimpiazzato da tanto tanto divertimento.
Regatare su un doppio è molto diverso rispetto ad un singolo come può essere il Laser. Entrano in gioco una serie di variabili che, per chi come me è abituato a regatare da solo, possono diventare difficili da gestire.
Per fortuna ad aiutarmi c’era il mio amico Nicola che, oltre ad avermi fatto capire le dinamiche della barca, è stato molto paziente in tutte quelle situazioni come virate, abbattute e giri di boa, dove io giravo la prua della barca senza comunicare niente.
In Danimarca abbiamo regatato bene, siamo stati abili a sfruttare quelle che erano le poche armi che avevamo, ovvero tattica e velocita di bolina e cosa più importante  ci siamo divertiti tantissimo grazie alle carettiristiche dello snipe ed all’ambiente che ogni giorno tornando dalla regata trovavamo in “Casa Italia”.
Nel 2012 sarò impegnatissimo nel circuito Laser ma, nonostante ciò, non vedo l’ora di tornare a gareggiare sullo Snipe. Abbiamo già deciso assieme ad un mio amico di partecipare allo youth european championship. il quarto posto al mondiale mi ha lasciato un pò di amarezza…
Devo davvero ringraziare la Classe Snipe ed il nostro Coach Pietro per l’amicizia, la professionalità e la disponibilità che ha dimostrato di avere nei confronti miei e di Nicola.
Questa è stata tra le esperienze più strabilianti che abbia mai vissuto  ed è proprio per questo che dico a tutti i regatanti:” Try the Snipe that is driven by the ocean and that makes you better”.
Ciao Giovanni

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