Peter Commette at the Worlds in Oporto 2007

Originally published on www.snipe.it (Italian and English text) Dopo l’ultima regata di Porto, dopo essermi congratulato per il suo terzo posto, chiesi a Peter Commette – che abbiamo tutti apprezzato per alcuni articoli scritti per il nostro sito - di “buttare giù qualche riga” sul Mondiale appena concluso. Mi rispose che nelle settimane successive sarebbe stato impegnato per lavoro a Monaco e a Londra, ma poi, tornato in Florida, mi avrebbe scritto qualcosa.

Originally published on www.snipe.it

(Italian and English text)

Dopo l’ultima regata di Porto, dopo essermi congratulato per il suo terzo posto, chiesi a Peter Commette – che abbiamo tutti apprezzato per alcuni articoli scritti per il nostro sito – di “buttare giù qualche riga” sul Mondiale appena concluso. Mi rispose che nelle settimane successive sarebbe stato impegnato per lavoro a Monaco e a Londra, ma poi, tornato in Florida, mi avrebbe scritto qualcosa.

E’ stato di parola. Mi ha chiesto cosa mi interessava di più: opzione a) il diario di Porto, in forma di e-mail, inviato ai suoi parenti ed amici; opzione b) una serie di e-mail sulle misure e la messa a punto della sua barca, a seguito di specifiche richieste del nostro Stefano Longhi (evidentemente non pago di quanto carpito in aereo da Augie Diaz).

Io ho scelto – immaginando la curiosità degli snipisti italiani notoriamente interessati a tensioni e rake – l’opzione b.

E così Peter mi ha inviato quattro messaggi di posta elettronica scritti a Stefano, dove risponde a specifiche domande, illustra, spiega e precisa.

Tuttavia non mi sono accontentato.

Così – dopo le innumerevoli domande di Stefano sulla regolazione della barca – gli ho posto forse le “vere domande” sul suo Mondiale.

Quale è il metodo che usi per arrivare alla corretta messa a punto?

E poi, perché e come hai modificato i “numeri” durante i Mondiali?

Coraggio, sicurezza, osservazione degli avversari, capacità di sentire la barca ed intervenire su questa o quella regolazione?

Ecco la sua risposta: 

Pietro:

Risposta semplice: Tutto quanto precede!

Le cinque centrature provengono da Paradeda e da Augie. Paradeda ha 4 misure che usa per una gamma completa di condizioni. Guarda la tuning guide della Olimpic. Quello era il mio Gospel per iniziare quando ho cominciato navigare con le Olimpic tre anni fa. Allora, Augie iniziò a usando le 5 centrature e mi piacque il metodo che stava usando, tanto che ho adattato quel metodo ai numeri di Olimpic di Paradeda. Un anno dopo, sono arrivato a Porto.

Nella Pre-Worlds Regatta, ho pensato che la barca non andasse bene per come passava le onde. Noi navighiamo solitamente nella baia di Biscayne, Miami, Florida, che ha onde più piccole. Qualche decina di anni fa, quando ero molto più giovane, mi trovai in una situazione simile al Mondiale 470 a Kiel in Germania. Il mio allenatore, un grande ex starista e Campione del Mondo, mi disse che, in condizioni di chop difficile o grosse onde oceaniche, sempre spostava un po’ indietro il rake rispetto a dove era solito averlo. Quello sembrò funzionare e così noi finimmo secondi al Mondiale 470 di quell’anno. Perciò , a Porto, dopo i Pre-Worlds, quando ho fatto dei controlli sulla centratura con Ernesto Rodriguez e ho guardato i giapponesi e ho trovato che una delle differenze fra me e loro era che il loro rake era almeno 1/2 pollice indietro ed in alcuni casi un pollice completo (circa da 1,5 a 2 cm), la mia esperienza mi ha reso sicuro nel fare questo cambiamento dell’ultimo minuto. Ciò che è interessante è che questi cambiamenti mi hanno portato indietro, molto più vicino ai numeri che Paradeda originariamente aveva scritto nella tuning guide Olimpic, cosicché mi sono sentito molto sicuro a copiarli. Ci sono state ancora altre differenze, ma non le conosco ancora (perché non ho ancora rimisurato la barca dopo i Mondiali). 

Dopo avere fatto il cambiamento nella settimana prima dei Mondiali, il nostro “comfort” nelle acque dell’Oceano era migliorato, ma Connie ed io eravamo a volte un poco lenti. Navigando con Connie, ho pensato che il problema si risolvesse quando Sheehan, che è un po’ più leggera e molto più allenata, sarebbe salita in barca per i Mondiali. Stavo sbagliando. Nella prima prova del Mondiale, la nostra velocità non era buona. Ho passato il giorno seguente a guardare le foto ed il video di Tomas (Hornos) e dei giapponesi. Dopo avere fatto ciò ed avere parlato con Enrique, il prodiere di Tomas, ho deciso che qualche cambiamento in più era necessario. Così abbiamo cominciato spostare l’albero molto avanti in coperta nel vento molto leggero. Ciò ha aperto la parte superiore della randa e l’ha resa molto più facile da regolare. Spingendo l’albero in avanti in mastra, si è anche creata catenaria sul fiocco, rendendo il fiocco più potente e più facile da portare. Per rimediare alla perdita della capacità di stringere il vento conseguente alla catenaria, abbiamo spostato i carrellini del fiocco indietro e verso l’esterno. Spostare i carrellini indietro e verso fuori ha permesso che noi stringessimo di più. La chiave era di fare portare il telltale sulla balumina del fiocco, con il fiocco stesso che in basso ancora intersecava il paraspruzzi in un punto che non era così esterno da farci perdere la capacità di stringere il vento come le altre barche. Sebbene i giapponesi e Tomas stessero utilizzando vele differenti (i Japs avevano le North Japan radiali e Tomas aveva la stessa randa Olimpic con un fiocco Quantum PS5), queste modifiche hanno reso il nostro fiocco Olimpic AR2 (Full) e la nostra randa simili al modo in cui le vele di Tomas e dei Giapponesi erano regolate.

Cambiamento finale suggerito dal guardare i giapponesi nei videos e nelle foto: poiché Sheehan ed io non potevamo sentirci comodi con me che di tanto la supero in peso e che cercavo di sedermi sopravento in ogni modo (peso 87 chili e Sheehan 60 chili), abbiamo copiato alcuni teams giapponesi i cui skippers stavano seduti sul fondo del pozzetto. Ciò ha costretto Sheehan a lavorare di più e a chiamare i salti di vento e la tattica, ma io mi sono fidato di  lei. Quando aveva una domanda, mi descriveva che cosa stava guardando ed allora cambiavamo di nuovo le posizioni, in modo che potevo dare uno sguardo sul campo di regata e prendere una decisione. Allora, tornavamo di nuovo nella posizione precedente, io seduto dentro sul fondo della barca. Seduto lì la barca beccheggia meno nelle onde e mi consente di concentrarmi di più a timonare, regolare le vele e giocare con la ghinda. 

Tuttavia il cambiamento più grande è stato il mutamento di atteggiamento che ha permesso … che facessi questi cambiamenti. Il primo giorno di regata ho scritto un e-mail lamentosa alla mia famiglia su me stesso che sono troppo vecchio e non più bravo come ero una volta. Tutta la mia famiglia, compresa mia madre di 96 anni, è una famiglia di atleti ed il mio e-mail non era stato accolto bene. Non ho ottenuto la compassione che mi sarei aspettato. Questo è quanto mio nipote, Tripper, ha scritto in risposta:

Peter, Peter, Peter…

Non posso credere alle parole che sto leggendo. Sei una della poche persone che conosco che è più competitivo di me. Prudente? Sono vecchio? Povero me. Ero migliore una volta? Tutto questo è da “wimp”, buoni a nulla. Non sciupare l’immagine che ho di te!!! Ti devo dire una parola chiave e se devi tatuarla sulla fronte di Sheehan, fallo pure. ATTACCA! Macina un po’ di gente come ai vecchi tempi!! ATTACCA!! Stai pensando di essere prudente? ATTACCA! Sei stanco? ATTACCA! Vedi alcuni salti di vento che potrebbero confonderti un po’? ATTACCA! Getta la bomba grande. Vai per il knockout.

Un po’ di citazioni per te (parafrasando): “Dura pressione sulla mia destra. Aggirato a sinistra. Munizioni che scarseggiano. Il centro sta cedendo. Impossibile manovrare. Situazione perfetta. Attaca. “-Stonewall Jackson l’ha detta in primo luogo. Ferdinand Foch ha pure detto qualche cosa di simile.

Altro: “A volte è assolutamente appropriato uccidere un mosca con una mazza.“—Major Holdredge

ATTACCA! Qualcos’altro che ho visto in TV (parafrasando): “Roger Federer è il miglior tennista di sempre. Mi ha battuto qualcosa come dieci volte di seguito. Cosa farò contro di lui questa sera? Colpirò la palla con tanta forza quanto sarò in grado di fare. Prenderò il gioco sfruttando ogni possibilità. Correrò come un matto finché il match sarà finito. Quando il match sarà finito, andrò con la mia nuova ragazza a bere molta birra. E sia che vinca, sia che perda la partita, avrò un grande sorriso dipinto sulla mia faccia.“–Andy Roddick, prima della sua partita contro Federer agli US Open del 2007

ATTACCA! Tripper 

Quando vostro nipote vi chiama “wimp”, buono a nulla, non avete alternativa se non attaccare! Non sarei andato da nessuna parte in quelle condizioni se fossi rimasto immobile. Che scelta avevo? Certamente, con una famiglia come questa, non sarei potuto rimanere immobile e tornare a casa!

Peter

Quando rientrerà la mia barca dall’Europa, dovrò rimisurare le mie centrature finali, perchè, dopo aver esaminato i giapponesi nel video, e dopo aver parlato con Tomas e Enrique (i vincitori del Mondiale), ho cambiato le mie centrature tirando di mezzo gli Staymaster. In ogni caso quelle che credo fossero le misure quando ho finito la regata, dopo aver apportato le modifiche che ho fatto:
Albero: 153 cm indietro dal segni di stazza a prua. Non mi piace questa misura. Preferisco 0,6 cm più avanti, ma questa è la posizione attuale.
Crocette: 43,5 cm e 78,7 da punta a punta
Posizione delle sartie. Sempre buco avanti
Vento leggero: 6,60 m @ 17 tensiometro Loose Gauge nero (Raffronta il tuo Loose Gauge con gli altri. C’è sempre uno che è sballato. Se il tuo è vecchio, ruota i due dischetti di plastica sul fondo che si agganciano sulle sartie)
Leggero medio: 6,58 m @ 18
Medio: 656 @ 20
Medio forte: 655 @ 22
Vento forte 652 @ 25
Per venti molto, molto forti, tiro le sartie ancora di più. Lascio piegare l’albero ancora di più in coperta.
Per aria, molto molto leggera, come a Porto, dopo la prima regata, ho cominciato a spingere in avanti l’albero 2,5-3,8 cm e, a volte, ho anche lascato la ghinda di 0,5 cm. Spingendo in avanti l’albero, si crea catenaria nel bordo di entrata del fiocco, ma alcune volte volevo ancor più catenaria. Se la capacità di far prua peggiora molto, tirerò un po’ la ghinda.. Ho anche spostato il carrello del fiocco indietro e fuori un po’ di centimetri. Questo mi ha permesso di cazzare il fiocco cosicché intersecasse con il paraspruzzi più all’interno e apparisse con una forma piatta.. Ho anche usato l’”Augie Equalizr” o “AE.” Con il sistema di Augie della scotta con paranco 2:1, si può cazzare il carrello sopravento cosicché il boma è al centro e la balumina è aperta. Un grande vantaggio. L’“AE” è un dispositivo per quelli di noi che usano la scotta della randa che si divide in due (il sistema normale). E’ costituito da una cima per ogni lato del carrello della randa, che è collegata attraversa il bozzello posto sul bordo della coperta e il bozzeelo al centro della coperta. Cazzando l’AE sul lato sopravento, puoi portare il boma al centro senza tirare la balumina. L’AE è molto veloce con mare mosso. Comunque se sei leggero come Tomas o i giapponesi, non ne hai bisogno. Non dimenticare di tenere il cunningham del fiocco e della randa molto laschi, e lega la randa non troppo stretta sull’albero, con la base cazzata.
Altri consigli: se sei su un lago dovresti spostare il rake avanti di poco più di un centimetro. Se sei in acque aperte e l’acqua diventa alquanto mossa, potresti voler spostare le sartie indietro di un buco con vento da medio forte a forte. Sorprendentemente muovere le sartie indietro non cambia la tensione, ma impedirà l’albero di flettere troppo in acque mosse, consentendoti di avere più potenza e di usare più vang, se è necessario.
Fa attenzione di scrivere ogni cosa in coperta e segnare le lande con differenti colori cosicché il prodiere non faccia confusione, quando cambia la centratura tra una regata e l’altra.
Peter

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